Giuseppe Lacarpia, un uomo di 65 anni di Gravina, è stato arrestato con l’accusa di omicidio della moglie, Maria Arcangela Turturo, in un tragico evento che ha sconvolto la comunità locale. L’orribile delitto è avvenuto ieri e, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe appiccato il fuoco all’auto in cui si trovava la moglie, prima di commettere il brutale gesto che ha portato alla sua morte.
Il provvedimento di fermo è stato firmato dalla pm Ileana Ramundo e dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis, a seguito di un’indagine lampo condotta dalla Squadra Mobile di Bari e dagli agenti del commissariato di Gravina.
Una tragedia premeditata?
Secondo le accuse mosse contro Lacarpia, l’uomo avrebbe dato fuoco alla Fiat Panda con la moglie all’interno. Nonostante le fiamme e le ustioni, Maria Arcangela Turturo è riuscita a uscire dall’auto e ha tentato disperatamente di fuggire. Tuttavia, il marito l’avrebbe raggiunta, immobilizzandola a terra e esercitando una forte pressione sul suo addome fino a soffocarla, portando così alla sua morte.
La gravità dell’episodio è ulteriormente amplificata dal fatto che, nonostante le ustioni e le ferite subite, la donna è stata ricoverata in ospedale ed è riuscita a sopravvivere per qualche ora. Prima di morire, Maria Arcangela ha trovato la forza di raccontare alla figlia e alla polizia i dettagli del brutale attacco subito dal marito, contribuendo così in maniera determinante all’indagine che ha portato all’arresto di Lacarpia.
Le indagini e il fermo
L’arresto di Giuseppe Lacarpia è giunto poche ore dopo il tragico evento, grazie a una rapida indagine condotta dalle forze dell’ordine. L’accusa di omicidio appare particolarmente grave, considerando la dinamica crudele con cui l’uomo avrebbe posto fine alla vita della moglie. Al momento, non sono ancora chiari i motivi dietro l’aggressione, ma le autorità stanno lavorando per fare piena luce sulla vicenda.
Il caso ha destato sgomento non solo a Gravina, ma anche a livello nazionale, sollevando nuove preoccupazioni sull’allarmante fenomeno della violenza domestica e sulle sue tragiche conseguenze.
Una comunità sotto shock
La notizia della morte di Maria Arcangela Turturo ha profondamente scosso la comunità di Gravina, dove la coppia era conosciuta. La brutalità dell’omicidio ha lasciato increduli parenti, amici e vicini, che si interrogano su come possa essersi consumata una tragedia così feroce all’interno di un rapporto coniugale.
L’arresto di Lacarpia e i dettagli terribili dell’accaduto hanno aperto ancora una volta il dibattito sull’importanza di prevenire e combattere la violenza domestica, fenomeno che purtroppo continua a mietere vittime in Italia.
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