Morta a soli 28 anni per le ferite multiple compatibili con morsi di cani e segni di artigli. È quanto emerso dal processo sul caso. Il medico legale ha analizzato il corpo della giovane dog sitter e ha confermato come il decesso sia stato causato dall’aggressione di un numero imprecisato degli otto cani che stava portando a spasso, tra cui il suo bull terrier.
Natasha Johnston, 28 anni, dog sitter inglese di Caterham, nel Surrey, è morta a gennaio scorso. È stata trovata esanime il 12 gennaio 2023 per la precisione in un prato dopo il feroce attacco. A dare l’allarme è stato un altro dog sitter, Ben Kershaw. “Ho visto un grosso cane con del sangue sul muso e sulle mascelle”, ha detto in aula.
Dog sitter morta a 28 anni attaccata dai cani
“Poi, ho visto lei ma non rispondeva, così mi sono avvicinato e le ho controllato il polso”, si legge ancora in una dichiarazione dell’uomo. Come è emerso dai risultati dell’autopsia, la causa della morte di Natasha è stata indicata come shock ed emorragia, dovuta alla perforazione della vena giugulare sinistra a causa dei morsi dei cani al collo, alle braccia e al torace.
Un attacco improvviso, tanto più che il dottor Richard Travers ha sottolineato come il fratello di Natasha abbia riferito che la 28enne si trovava a suo agio con i cani e come spesso li avesse portati fuori in precedenza senza alcun problema. “La signorina Johnston è morta a causa di un gran numero di ferite in seguito all’attacco di un numero sconosciuto di cani, che lei stava portando a spasso”.
“Sebbene lei avesse inizialmente il controllo dei cani, poi l’ha perso perso e alla fine abbiamo avuto questo tragico epilogo”, ha sottolineato il medico legale. Preparerà presto un rapporto sulla prevenzione per il ministro dell’Interno su eventuali restrizioni per i dog sitter nei luoghi pubblici dal momento che “non ci sono regolamenti nazionali in merito al numero dei cani che possono essere portati a passeggio in un luogo pubblico”.
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