“Il frutto della scappatella più famosa della Germania”. “Concepita durante un rapporto occasionale nella toilette di un bistrot di Londra”. Titoli cubitali sui giornali scandalistici e il suo viso rimbalzato sulle riviste patinate di mezzo mondo. Era una bambina, Anna, che avrebbe solo voluto giocare e che invece si è trovata, suo malgrado, dentro una centrifuga mediatica con i fotografi come compagni di banco, pronti ad aspettarla sotto casa. Anni di sofferenze emotive e di battaglie legali per un riconoscimento meglio, un’ammissione di responsabilità, stabilita solo dal test del Dna nel 2001. Quando, senza ombra di dubbio, è stata stabilita la paternità del campione che, nel 2007 riconobbe la figlia. Sono passati anni da quei momenti difficili e Anna, che ha compiuto 16 anni, ha preso in mano la sua vita.
Fa la modella, sfila con il cognome della mamma: Emarkova. Ha i capelli rossi e le labbra carnose. Gli occhi grandi di chi le ha viste tante e il viso che ricorda tanto, troppo, quello di papà. Un papà, tornato a far parlare di sé dopo che, qualche settimana fa, un tribunale londinese ne aveva dichiarato la bancarotta.
Colpa di un debito di circa 6 milioni non saldato con la banca Arbuthnot Latham & Co. È il tennista Boris Becker, uno dei campioni più amati e discussi della storia della racchetta per il suo enorme talento e le sue dipendenze, malcelate, fuori dal campo. Anna che fu causa della separazione del campione della separazione dalla moglie, Barbara, da cui aveva avuto altri due figli. Anna che ha espresso il suo talento da modella per la prima volta sfilando per il marchio Riani dichiarando poi con fierezza alla rivista “Gala”: “Amo il mio corpo e sono contenta di me stessa”. Un top spin che non è rimbalzato in rete e che non è sfuggito a suo padre che, preso dall’entusiasmo, aveva twittato: “Che ragazza stupenda!”.
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Un commento particolare visto che padre e figlia non avevano praticamente contatti. Secondo “Gala”, che avrebbe avuto contatti con un amico della famiglia Becker, lo sportivo non vedeva infatti Anna da due anni. Perché? Si diceva che a non volerlo incontrare fosse proprio la figlia, forse offesa dalle dichiarazioni del padre che avrebbe confessato di sentirsi più vicino ai suoi figli che a sua figlia. Un ripensamento sentito e sottolineato dal biografo del campione Christian Schommers : “Al di là dei problemi del passato, lui ci sarà sempre per lei e la ama quanto i suoi figli. E Boris fa di tutto perché lei possa capirlo”. Una frase che sembra andare oltre la retorica.
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