Aveva soli 25 anni il calciatore che purtroppo è stato vinto da una malattia contro la quale combatteva da 4 anni. Aveva giocato per anni come difensore, prima di scoprire il tumore. In campo poi ci era tornato, ma da dirigente e da “terzo allenatore” della squadra neroverde del suo paese. Di recente si era anche laureato nel Regno Unito.
Marco Carlotto è morto a soli 25 anni, addio al difensore di Sovizzo
Il paese di Sovizzo, in provincia di Vicenza, piange la prematura scomparsa si Marco Carlotto, morto dopo 4 anni di lotta contro un tumore. Appassionato di sport fin da giovanissimo, aveva militato nell’Asd Sovizzo calcio dove aveva giocato per anni come difensore sia nelle giovanili che in prima squadra. A causa della malattia, ha dovuto lasciare il posto in squadra, tuttavia aveva deciso di non abbandonare lo sport ed era tornato nel ruolo di dirigente e di “terzo allenatore” della squadra neroverde. Tre anni fa aveva vinto il premio come Pallone d’oro, iniziativa del Giornale di Vicenza. (Continua dopo le foto)
L’amore di Marco per il calcio
Nonostante le lunghe e faticose cure, Marco non si era mai arreso. In occasione della cerimonia delle premiazioni del Pallone d’Oro aveva spiegato cos’era per lui il calcio. “Mi ha insegnato a soffrire e se c’è una cosa che ho imparato al Sovizzo è che si può vincere. Questa è una delle sfide che la vita mi ha messo davanti, la sto affrontando e non vedo l’ora di tornare a giocare”, aveva detto per poi ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine. “Si sono dati da fare tantissimo, per raccogliere tagliandi, studiare strategie. Mio papà ha creato anche un gruppo WhatsApp con colleghi e amici. Devo ringraziare anche la società, i compagni, il presidente Armano Bolzon, che mi ha candidato, e il mio allenatore, Federico Sartori, uno zio acquisito. Avevo paura di perdere la mia normalità, ma per fortuna non è accaduto”, le sue parole. Marco era anche riuscito a laurearsi.
L’impegno di Marco non solo nel calcio
Nonostante la malattia, Marco aveva continuato a studiare e solo pochi mesi fa si era laureato in Economia in una università inglese. Tutta la sua famiglia lo aveva raggiunto per festeggiare l’importante traguardo: il giovane aveva investito molte energie nonostante le cure intense e le pesanti terapie. “Un ragazzo solare, allegro, impossibile non volergli bene”, hanno raccontato alcuni amici. Marco lascia il papà Diego, la mamma Fabiola, la sorella Rebecca e la fidanzata Chiara.
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