“Due morti a meno di un chilometro di distanza”. La strada killer miete altre vittime

Monta la rabbia nel ravennate, due morti in poche ore sulla strada provinciale Sant’Alberto. A perdere la vita a distanza di meno di 24 ore un uomo di 41 anni ed un di 58. Ironia della sorte, gli incidenti si sono verificati a meno di un km di distanza l’uno dall’altro. Sabato Marco Capozza, aveva a perso la vita nel primo pomeriggio. Estratto dal veicolo in condizioni critiche dopo un tamponamento, a nulla è servito il trasporto d’urgenza all’ospedale “Bufalini” di Cesena dove è deceduto poco dopo.

Domenica è morto chilometro 4 della via Sant’Alberto, il ristoratore Antonio Mazzetti in un scontro tra la moto da lui guidata ed un trattore. Una strage alla quale i cittadini chiedono venga messa la parola fine. In una lettera invitata anche agli enti competenti, tra cui il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele De Pascale, una cittadina esprime tutto il suo dolore.

Ravenna due morti in meno di 24 ore sulla provinciale Sant'Alberto

Ravenna, due morti in meno di 24 ore sulla provinciale Sant’Alberto

“Essendo residente a San Romualdo sono quotidianamente testimone della continua violazione dei limiti di velocità dei veicoli in transito, aggravato sia dall’assenza di ordinari controlli della Polizia Municipale che dall’assenza di dispositivi per la rilevazione fotografica di infrazione – spiega la ravennate – La conformazione della strada, con la presenza di lunghi tratti in rettilineo, incoraggia una circolazione ad alta velocità”.

Ravenna due morti in meno di 24 ore sulla provinciale Sant'Alberto

“Per garantire la sicurezza stradale e ridurre il numero e la gravità degli incidenti sarebbe auspicabile introdurre alcune misure infrastrutturali – come ad esempio la costruzione di rotatorie per rallentare la velocità dei veicoli – e alcune misure di vigilanza quali l’aumento dei controlli stradali per verificare il rispetto delle norme del codice della strada”.

Ravenna due morti in meno di 24 ore sulla provinciale Sant'Alberto

“Ritengo necessario e doveroso – conclude la lettera – un impegno costante da parte delle istituzioni e naturalmente dei cittadini per creare un ambiente stradale più sicuro per tutti e per non dover assistere impotenti all’ennesima disgrazia”.

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