Influenza australiana, Bassetti lancia l’allarme: le sue parole

Il noto virologo Matteo Bassetti lancia l’allarme sull’influenza australiana. Secondo il direttore della Clinica Malattie Infettive dell’IRCCS di Genova, “l’influenza H3N2 rischia di colpire non solo i polmoni, ma anche il cervello. I casi iniziali ci confermano che è aggressiva”. 

Influenza australiana, quali sono i sintomi

L’influenza H3N2, denominata “australiana” perchè ha colpito per prima l’Australia, non è nient’altro che un sotto-tipo della classica influenza stagionale. Non è però un virus facile da riconoscere, perché i sintomi si confondono con le altre infezioni ed alcuni somigliano addirittura al Covid. La sensazione con primi casi accertati è che questo tipo di influenza stagionale sia più aggressiva rispetto alle altre. Il noto virologo Matteo Bassetti ha lanciato l’allarme in un’intervista rilasciata al Messaggero.

Matteo Bassetti lancia l’allarme

Dalle pagine del Messaggero, Matteo Bassetti lancia l’allarme sull’influenza australiana: “Noi abbiamo avuto, proprio in questi giorni, un paziente 43enne ricoverato. È un virus che ha un tropismo non solo per i polmoni, ma anche per il cervello. Rischia di colpire molti altri organi. Non è facile da differenziare rispetto ad altri. La caratteristica è che alcuni sintomi sembrano simili al Covid. Quindi l’alterazione dell’olfatto e del gusto, perché è un virus neurotropo anche questo. Molto difficile distinguerlo“. L’infettivologo invita ad utilizzare la mascherina in caso di sintomi simil-influenzali e di non frequentare ambulatori medici, ospedali e farmacie, dove è più possibile incontrare persone fragili. (Continua…)

Perchè è sbagliato chiamarla “australiana”

Matteo Bassetti, inoltre, ha spiegato che è errato chiamarla “australiana”: “Non chiamiamola australiana. Si è chiamata così perché i casi si sono verificati prima in Australia. Ma ogni anno si verificano prima in Australia. Loro hanno un sistema di sorveglianza che funziona molto bene e quindi ci dicono che cosa succederà nel nostro inverno. Perché loro hanno un inverno mesi prima del nostro. Quindi è l’influenza di sempre. Certo, questo H3N2 era qualche anno che era molto raro. Ma lo avevamo già visto in epidemie influenzali anche precedenti“.

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