A 15 anni perde la vita mentre va a scuola: il nonno balla davanti la bara

Noi tutti abbiamo appreso la triste storia del 15enne Kevin Gentilin,  deceduto  venerdì mattina 25 ottobre a Castelfranco Veneto,  in provincia di Treviso,  in un tremendo sinistro stradale che non gli ha lasciato scampo. Dalla ricostruzione effettuata, pare che il ragazzino stesse andando a scuola.

Era diretto verso  l’ istituto agrario “Sartor” di Castelfranco, in sella alla sua Vespa blu  ma non è mai arrivato a destinazione, poiché la sua  moto ha impattato contro una Fiat Bravo.

E’ alle 7:50 del 25 ottobre che la vita di Kevin si è spezzata per sempre, strappato all’affetto dei suoi cari, ai suoi sogni,   alle sue passioni, di botto, senza lasciarli neanche un attimo per potersi sottrarre  allo schianto. Un’intera comunità, quella in cui viveva, lacerata,  sofferente.

Noi tutti ricordiamo le parole del padre, il primo accorso sul luogo del sinistro, che ha raccontato: «Mi hanno chiamato poco prima delle 8 dicendo che c’era stato un brutto la Vespa sembrava proprio quella di mio figlio. Stavo lavorando lì vicino e sono corso subito a vedere. È stato tremendo. È una cosa  Kevin era uscito di casa poco dopo le 7.30. Doveva andare a fare benzina e poi a scuola. (…) Siamo corsi là ma non c’era più niente da fare».

In queste ore sono state diffuse le immagini del nonno che balla davanti alla bara del 15enne deceduto ma per quale motivo?

Castelfranco Veneto , solo poche ore fa, si è radunato per i funerali del 15enne  Kevin Gentilin,  venuto a mancare improvvisamente e prematuramente a soli 15 anni in un grave  sinistro stradale in Vespa, avvenuto lo scorso 25 ottobre, mentre si stava recando a scuola. 

 Sono state 1500 persone le persone che hanno preso parte all’ultimo addio al povero ragazzino ma gli occhi sono finiti su un gesto, effettuato da  nonno Gino,  che si è messo a ballare  felicemente davanti alla bara del nipote. Sono in tanti a essersi chiesti il motivo sotteso a quel gesto.  

Senza ombra di dubbio, il significato è molto più toccante e profondo di quanto si pensi, così come la scelta della musica, che nulla, a primo avviso, parrebbe avere a che fare con la drammaticità di quei momenti. 

 Il nonno di Kevin ha spiegato il motivo per cui ha danzato, attraverso una lettera che è stata recitata da una ragazza durante il funerale. Tutto è legato al legame speciale che  la musica aveva per lui e il nipote.  Queste le parole di nonno Gino: “La musica, il ballo, il lavoro ti rendeva unico. Mi lasci un vuoto difficile da colmare. Tutte le sere passavi un’oretta a salutarmi, raccontandomi la tua vita, le tue aspirazioni future. Io in silenzio ascoltavo e ti dicevo vivere, vivere, vivere. Con quanta educazione mi dicevi “nonno posso mettermi il tuo profumo, il tuo gel. E poi via in discoteca”.

 Il  nonno ha completato la missiva con queste esternazioni: “Quanta nuova musica mi hai fatto scoprire grazie alla vostra età. La tua musica techno mi faceva impazzire, la ballavo e non sentivo stanchezza. Mi manchi tanto Kevin, ma sono sicuro che ti incontrerò in un’altra dimensione. Perché nulla muore, tutto si trasforma in un sentimento d’amore che nemmeno in sogno possiamo immaginare. Ti vogliamo bene, tutti i genitori, fratelli, nonni e amici. Vivere, vivere, vivere”.

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