L’Unione Europea sta sviluppando una nuova normativa che avrà un notevole impatto sugli automobilisti e su milioni di veicoli. Con il destino ormai segnato per i motori a combustione interna, che saranno presto superati, sono emerse notizie riguardanti il piano dell’UE per limitare le riparazioni sui veicoli più datati. Secondo questa proposta, le auto che hanno superato i 15 anni di vita non potranno più essere riparate. L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente i mezzi più vecchi e inquinanti, favorendo soluzioni più rispettose dell’ambiente.
La nuova regolamentazione, attualmente in attesa di approvazione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, introduce il concetto di “veicolo residuo”. I veicoli con guasti gravi a componenti essenziali come motori, trasmissioni, freni o sistemi di sterzo e che abbiano un’età attorno ai 15 anni verranno classificati in questa categoria. Questi mezzi, considerati ormai “rottami”, non potranno essere sottoposti a riparazioni importanti e saranno probabilmente destinati alla rottamazione.
Questa decisione potrebbe avere ripercussioni rilevanti per milioni di automobilisti europei, costretti a disfarsi delle loro auto vecchie e a passare a veicoli più moderni e meno inquinanti. Il piano ambizioso dell’UE, chiamato “Fit for 55”, punta a eliminare le emissioni dirette nel settore dei trasporti entro il 2050, con un traguardo intermedio del 55% di riduzione delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Un passaggio cruciale in questa transizione è il divieto, previsto per il 2035, della vendita di nuovi veicoli con motore a combustione interna, anche se alimentati da carburanti sintetici futuri, come riporta euroweeklynews.com. La normativa definisce chiaramente le condizioni in base alle quali un veicolo è considerato tecnicamente non riparabile o “residuo”.
Tra queste vi sono danni seri come crepe, bruciature, deformazioni o difetti tecnici irreversibili. Allo stesso modo, un veicolo che necessiti la sostituzione di componenti fondamentali o le cui riparazioni siano troppo costose potrebbe essere classificato come rottame. Questa misura ha sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto potenziale sulle officine e sul settore della manutenzione delle auto storiche. Sebbene la proposta non obblighi direttamente i proprietari a rottamare i loro veicoli, solleva interrogativi sul futuro delle riparazioni e della compravendita di automobili, in particolare per quelle considerate obsolete.
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