Madonna di Trevignano, nuovi accertamenti sulle statuette: cosa si sospetta

I coniugi Maria Giuseppa Scarpulla, conosciuta come Gisella Cardia (la veggente della Madonna di Trevignano) e Gianni Cardia sono indagati per truffa aggravata in concorso per le donazioni dei fedeli. Il procuratore della Repubblica di Civitavecchia, Alberto Liguori, è intervenuto stamattina con un comunicato stampa per fare il punto sulle indagini. Gli inquirenti stanno verificando il caso su più fronti. Negli ultimi tempi, hanno ascoltato i fedeli, che hanno partecipato agli incontri di preghiera della Cardia, alcuni dei quali ne hanno preso le distanze con il tempo e hanno sporto denuncia. Cosa è emerso dalle analisi delle statuette della Madonna che secondo Gisella Cardia lacrimavano sangue?

Gisella Cardia, nuovi accertamenti sulle statuette lacrimanti della Madonna

La chiesa non riconosce il culto della Madonna di Trevignano

“L’unico tema d’interesse per la Procura di Civitavecchia è quello della ricerca nella vicenda di aspetti di natura penale e di evitare, anche involontariamente, pericolosi scivolamenti in campi rimessi all’Autorità religiosa che, tra l’altro, di recente si è anche pronunciata sulla natura degli eventi accaduti a Trevignano”, ha detto il procuratore. Il riferimento è al decreto della Diocesi di Civita Castellana del 6 marzo 2024 a firma del vescovo Marco Salvi, che ha dichiarato le apparizioni di Trevignano Romano false. Il decreto invita i fedeli a prendere le distanze dal culto iniziato dalla Cardia.

Gisella Cardia, gli accertamenti sull’associazione della Madonna di Trevignano

La Procura di Civitavecchia e il Norm della Compagnia Carabinieri di Bracciano hanno condotto un’indagine accurata sulla figura di Gisella Cardia e del marito. “Il nostro compito è stato quello capire se i fedeli si sono sentiti truffati o hanno agito in ritorsione”, ha spiegato il procuratore, che ha precisato che il quadro relativo alle donazioni dei fedeli all’associazione della Madonna di Trevignano “è in via di definizione”. Oggetto d’esame anche la statuetta della Madonna, che secondo la Cardia lacrimava sangue e il quadro Cristo, che la veggente diceva trasudasse.

Gisella Cardia, nuovi accertamenti sulle statuette lacrimanti della Madonna

Il procuratore Liguori ha annunciato che sono necessarie verifiche sulle statuette della Madonna e su un quadro raffigurante Cristo. “Gli accertamenti tecnici condotti hanno rilevato incertezze di metodo, che potrebbero travolgere gli esiti investigativi”, le parole del procuratore. Questi oggetti sono stati sequestrati il giorno dopo la convocazione dei coniugi Cardia al Tribunale di Civitavecchia, dove sono stati interrogati separatamente per oltre cinque ore. “Massimo l’impegno profuso dalla Procura di Civitavecchia, sin dal lontano 2016, nella trattazione del procedimento iscritto per abuso della credulità popolare, poi archiviato e successivamente riaperto nel 2023 a seguito di specifiche denunce, anche querele, presentate da alcuni fedeli un tempo vicini alla Madonna di Trevignano e all’associazione medio tempore costituita nel gennaio del 2018 dai coniugi Cardia”, ha detto Liguori.

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