“Aumentare di 5 euro il pacchetto”. Sigarette, l’idea in Italia: “Per finanziare la sanità pubblica”

La stangata sui fumatori. Che fumare faccia male e che chi fuma ha molta più probabilità di sviluppare un tumore ai polmoni è ormai cosa risaputa. Ma nonostante ciò molti dei nostri cari continuano imperterriti ad avere questo brutto vizio. Le cose, tuttavia, potrebbero presto cambiare. Questo, almeno, è l’obiettivo dell’ultima campagna. Nel corso degli anni spesso le sigarette sono state oggetto di rincari decisi dallo Stato che ne detiene il monopolio e quindi il controllo nella vendita.

È notizia di oggi, giovedì 3 ottobre 2024, che presto le cose potrebbero nuovamente cambiare, in peggio, per chi continua a fumare: ogni pacchetto di sigarette potrebbe presto costare 5 euro in più. L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ha infatti presentato, nel corso di una conferenza stampa in Senato, la campagna #SOStenereSSN. A promuoverla ci sono anche la Fondazione Aiom e Panorama della Sanità. La vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone ha fatto sapere che presenterà un emendamento, nella prossima legge di bilancio, proprio in questa direzione (Ansa).

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Perché la nuova ‘tassa’ sulle sigarette e quanto potremmo risparmiare

In base alle ultime stime Aiom sostiene che in Italia il tabagismo provoca, in maniera diretta o indiretta, oltre 93.000 morti ogni anno. I costi relativi superano i 26 miliardi di euro. “Chiediamo alle Istituzioni di approvare una tassa di scopo – le parole del presidente di Aiom Francesco Perrone – L’obiettivo è ridurre il consumo di tabacco e disporre di ulteriori risorse, fino a 13,8 miliardi, da destinare al finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale. Il tabagismo è un fattore di rischio anche per altre neoplasie, per malattie cardiovascolari e respiratorie“.

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“Come rappresentante delle Istituzioni – ha affermato la senatrice Castellone – e soprattutto come ricercatrice oncologica ho presentato la scorsa settimana in Senato il mio emendamento per elevare il costo delle sigarette e dei prodotti da fumo, così come già accaduto in altri Paesi“.

“Potremmo in tal modo generare oltre 13 miliardi di euro di ricavi da investire nel potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale – ha proseguito Castellone – oltre che in campagne pubblicitarie mirate a far conoscere soprattutto ai più giovani tutti i rischi legati al consumo di sigarette. La tutela della salute dei cittadini è sancita dalla nostra Costituzione, e occorre fare di tutto affinché essa si realizzi pienamente”.

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